A spasso per Bergamo
Raggiungere città alta a piedi attraverso i borghi storici
2020-07-17
Quante strade ci sono per raggiungere Città Alta, la nostra storica Bergamo sul colle? Tantissime! E tutte ricchissime di storia e di luoghi magnifici da esplorare!
Sono i nostri Borghi, le vie medievali che collegavano Bergamo ai tanti centri cittadini nelle vicinanze, Borgo Pignolo, Borgo Canale, Borgo S. Leonardo.. luoghi che ancora oggi sono vive comunità che si stringono attorno alle strade acciottolate, alle botteghe storiche, alle secolari tradizioni!
In questi giorni in cui ci stiamo riavvicinando con calma e lentezza alla nostra bellissima città, ho pensato di darti qualche spunto per lasciare la macchina lontano ed incamminarti lungo queste vie per scoprire angoli nascosti e storie pazzesche, per raggiungere, a passi lenti e ricchi di stupore, le porte delle nostre Mura, patrimonio dell'UNESCO!
Quindi indossa le tue scarpe più comode, spalanca gli occhi e goditi questa passeggiata unica e speciale!
Pronti? Partiamo!
BORGO PIGNOLO, IL BORGO DEL SAPERE
Oggi ti spiego come raggiungere Bergamo Alta a piedi, attraversando Borgo Pignolo, il borgo del sapere, dove oggi trova sede l'Università di Bergamo, ma che vanta anche nei secoli scorsi il passaggio di illustri personaggi, rettori e autorità provenienti dalla laguna veneziana.
Sì, perchè siamo lungo una delle arterie che durante la dominazione della Serenissima ha acquisito sempre più rilevanza, proprio perchè collegava Bergamo con la città di Venezia. Qui si stabiliranno nobili e ricchi mercanti, costruendo dimore meravigliose, con ampi giardini ed ortaglie. Sceglieranno questa via, perchè la città sul colle ormai non offriva più spazio e daranno vita ad uno dei borghi più ricchi e importanti della nostra città.
DAL SENTIERONE A PIAZZETTA S. SPIRITO
Se arrivi in treno o se hai lasciato l'auto fuori città, potrai raggiungere facilmente a piedi o con i mezzi pubblici dell'ATB, il centro di Bergamo Bassa. Ti troverai lungo il Sentierone, il sentiero lastricato che un tempo attraversava i campi e collegava Borgo Pignolo con Borgo S. Lorenzo. Qui troverai la prima tappa di questo nostro percorso: fermati ad ammirare nella Chiesa dei Domenicani di S. Bartolomeo la pala Martinengo realizzata dal Veneziano Lorenzo Lotto: lasciati incantare dai colori sgargianti e dall'oscurità che avvolge i numerosi santi che abbracciando la Vergine in trono.
Esci dall'ingresso laterale della Chiesa e incamminati lungo via Tasso, una delle strade più belle della nostra città! Ma non dimenticarti di tenere lo sguardo alzato verso tutta la cortina di palazzi che si susseguono sulla tua destra: osserva il Palazzo della Biblioteca Caversazzi, lo storico comune di Bergamo, che ora è sede dell'Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti, e in estate ospita le proiezioni cinematografiche sotto le stelle con Esterno Notte. Fermati nuovamente ad ammirare il Palazzo della Provincia di Bergamo, qui dal 1870 con la sua enorme facciata neoclassica ricca di bassorilievi e il suo giardino di sculture dove perderti tra le opere dello scultore bergamasco Manzù.
Prosegui il tuo percorso e fatti ammaliare dalle storiche botteghe, dai ristorantini e dai bar: se desideri fare un pranzo veloce o uno spuntino in questo bellissimo angolo di Bergamo ti consiglio un pasto leggero, sano e gustoso da Veg eat o le imperdibili focacce liguri di Pietro a la Krescenza. Entrambe le opzioni sono disponibili anche da asporto e l’ideale è fermarsi, poco prima di giungere in piazzetta S. Spirito, per una sosta green e ristoratrice nel Parco Caprotti. È tra i parchi pubblici di Bergamo e lo troverai sulla tua sinistra al n.109 e ci arriverai attraversando cortili decorati ed affrescati. Preparati all'incanto: un giardino romantico di fine Ottocento con un laghetto, una grotta artificiale e un piccolo padiglione, tra le fronde di alberi secolari, tra cui un cedro ed un incantevole Gingko Biloba, meraviglioso durante la stagione autunnale.
DALLA PIAZZETTA S. SPIRITO A VIA VERDI
Eccoti finalmente nel cuore di Borgo Pignolo! Questa piccola piazza, crocevia di passanti, bici, cani e passeggini, ospita una imponente chiesa, dedicata sì al Santo Spirito (alza lo sguardo sulla facciata, eccola lì la colomba dello Spirito Santo che scende come un'aquila sui fedeli, in questa scultura del Somaini) ma soprannominata Chiesa dei Tasso, la storica famiglia di Camerata Cornello, piccolo comune della Val Brembana, che nel Cinquecento aveva costruito un vero e proprio impero delle poste. Qui, nel Borgo, avevano una delle loro sedi postali, nonché un imponente palazzo dove risiedevano. Mostreranno la loro potenza e il loro status symbol finanziando nel '500 i lavori per la ricostruzione di parte della chiesa. Entra e scopri un crogiolo di decorazioni ed opere d'arte dal valore inestimabile: non perderti nelle cappelle delle ricche famiglie del borgo, la seconda pala di questo nostro viaggio realizzata da Lorenzo Lotto, e le tombe di Domenico Tasso e la moglie Elisabetta Rota, nella cappella a sinistra dell'altare.
Riprendi il percorso, lungo via Pignolo e osserva la bellezza di questa strada che sale verso Città Alta, con una vista a cannocchiale e le botteghe che con ritmo cadenzato aprono le loro delicatissime vetrine sulle facciate degli infiniti palazzi, non perderti l’ingegno e l’opera del Mastro Liutaio, che nonostante la giovane età porta avanti un antico mestiere.
Una nuova tappa ti aspetta al n. 45: un possente portale in legno nasconde alla vista la storica dimora della famiglia Marenzi! Due ampi cortili, una torretta neogotica nel bellissimo giardini, saloni da ballo, affreschi e tutto il lusso di una delle casate più importanti della nostra città.
DA VIA VERDI A PORTA S. AGOSTINO, LA TUA META FINALE
L'ultimo tratto della nostra passeggiata ha inizio attraversando via Verdi, l'arteria che sorge negli anni Venti del Novecento, tagliando in due il Borgo, da quel momento diviso in Pignolo Basso e Pignolo Alto.
Dopo aver attraversato la strada osserva ciò che puoi visitare grazie all'impegno del FAI: sto parlando della piccola chiesa di S. Bernardino, dedicata al Santo francescano che in visita alla nostra città nei primi anni del Quattrocento, ha risolto le controversie tra le famiglie guelfe e ghibelline, riportando la pace a Bergamo. Nell'architrave, sopra l'ingresso, troverai il trigramma IHS, simbolo del Santo: le tre lettere ci ricordano l'antico nome latino di Gesù, ovvero Iesus Hominum Sanctus.
Ebbene sì, anche qui potrai ammirare un'altra opera di Lorenzo Lotto, l'incantevole Pala di San Bernardino, commissionata dalle famiglie nobili del Borgo: non perderti il dettaglio super realistico di S. Giuseppe, in abiti trasandati, con la manica scucita, mentre lenisce il prurito sfregandosi i piedi!
E a proposito di famiglie nobili, qui non puoi che sbizzarrirti osservando i palazzi Cinquecenteschi delle famiglie Tasso, Cassotti, Suardi, Daina, Bonomi, Agliardi.. dimore storiche dalle facciate ricche di finestre decorate, portali personalizzati con stemmi, androni fioriti e cancelli in ferro battuto! Fermati a Palazzo Bassi-Rathgeb per ammirare i portici realizzati da Pietro Isabello in cotto e perderti tra le sale del Museo Bernareggi.
Prosegui oltre, mentre la strada sale con più pendenza. Riprendi fiato in Piazza del Delfino, che prende il nome dalla fontana tanto amata dai Bergamaschi, frutto di un recentissimo restauro. Qui, oltre ad ammirare il palazzo a graticcio che ci fa viaggiare in luoghi lontani d'oltralpe, potrai trovare, in un piccolo bassorilievo alla base della fontana, il simbolo del Borgo, ovvero la Pigna, da cui il nome Pignolo: sì, perchè un tempo questa era terra di boschi di conifere, poi trasformati in ortaglie e frutteti e infine in meravigliosi giardini romantici!
Il tuo percorso sta per ultimare! Prosegui nuovamente per via Pignolo e dopo aver dato un'occhiata alla meravigliosa terrazza della sede dell'università di Bergamo con una vista mozzafiato sui tetti della città, arriverai in pochi istanti alla Porta di S. Agostino: finalmente dopo tanta salita, entrai nella storica Città Alta, meta finale di questo nostro viaggio insieme!
CHI SONO?
Sono Nadia e sono una guida della Città di Bergamo. Mi piace definirmi “guida per viaggiatori” e non “guida turistica”, perché credo che un viaggiatore abbia molto più rispetto dei luoghi che visita, entri con delicatezza e in punta di piedi nelle città che incontra e abbia tanta curiosità e passione per il viaggio!
Mi trovi sui canali social (Facebook e Instagram) come LA MARGÌ, il nome di un famoso gioco di carte bergamasco con cui giocavo da piccola con mia nonna. Lei barava sempre!
Guida per viaggiatori a Bergamo
Sito Web: www.nadiamangili.com
Facebook: lamargi.guidaperviaggiatoriabergamo
Instagram: lamargi_guidaperviaggiatoriabg
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